13 dicembre 1990.
Ore 18.30
Il treno Bologna-Venezia incrocia il Venezia-Milano all’altezza di Barbariga di Vigonza.
Maniero e la sua banda di mafiosi stanno tentando di rapinare il vagone postale del Venezia-Milano.
Inizia lo scontro a fuoco tra una banda della Mafia del Brenta e la polizia ferroviaria. Sono insaziabili, vogliono il bottino contenuto nel vagone. Posizionano dunque una carica di tritolo sui binari, con l’obiettivo di far saltare il portellone del vagone, forse addirittura spezzare in due il convoglio.
Ed è in quel momento che a fianco sfila lento il treno Bologna-Venezia.
Cristina Pavesi, 22 anni, studia lettere a Padova. Ha appena incontrato il suo relatore per concordare i temi della tesi di laurea. Una ragazza, studentessa, giovane e innocente.
In quel momento tutto finisce. Vittima senza un perché.
Vennero condannate 7 persone appartenenti alla banda di Maniero per l’assalto al treno, mai nessuno per la morte di Cristina.
Il 19 settembre 2019 abbiamo deciso di dedicare il nostro presidio a Cristina, unica vittima di mafia nel Trevigiano, della prima Mafia autoctona riconosciuta, perché a 22 anni, nel pieno della giovinezza ed in viaggio verso il futuro non si può morire senza motivo.
Presidio intercomunale di Preganziol “Cristina Pavesi”