Silvia Ruotolo

La storia di Silvia Ruotolo inizia nel 1958 a Napoli, precisamente al Vomero, quartiere collinare della “Napoli bene”. La passione per il tennis e per la chitarra e la sua voglia di sorridere descrivono la serena giovinezza di Silvia, che completati gli studi all’istituto magistrale nel 1982 conosce Lorenzo Clemente. Il matrimonio sarà celebrato tre anni dopo, nel 1985. Due anni più tardi nasce Alessandra e poi Francesco a distanza di cinque anni dalla primogenita.

Nel 1997 la tragedia: l’11 giugno un commando di camorra esplode una raffica da quaranta colpi per un regolamento di conti tra i clan Alfano, in quella circostanza gli aggressori, e il clan Caiazzo-Cimmino. I proiettili non hanno però obiettivi e alcuni di questi finiscono per penetrare il corpo di una donna innocente di 39 anni, che accompagnava mano nella mano il figlio di 5 anni a casa da scuola, mentre dal terrazzo di casa Alessandra guardava lo scempio consumarsi sotto i suoi stessi occhi.

Il percorso giudiziario porterà all’ergastolo tutti i responsabili materiali dell’attentato: il boss Giovanni Alfano, Vincenzo Cacace, Mario Cerbone, Raffaele Rescigno (l’autista del commando) e Rosario Privato. Il perseguimento della giustizia, nel senso più ampio del termine, non si conclude però con la fine del processo ed è per questo che la famiglia Clemente-Ruotolo ha deciso di creare la Fondazione Silvia Ruotolo onlus “Tutto ciò che libera e tutto ciò che unisce in memoria di Silvia Ruotolo” che propone percorsi di impegno concreto e quotidiano contro la cultura criminale e camorristica.

Il presidio “Silvia Ruotolo” di Padova nasce ufficialmente il 13 maggio di 9 anni con una cena di inaugurazione insieme alla famiglia Clemente-Ruotolo. La storia del presidio, e della sua intitolazione a Silvia Ruotolo, inizia tuttavia ben due anni prima grazie all’incontro, il 21 marzo 2009, tra Lorenzo, fondatore del presidio, e Francesco Clemente. La storia di Francesco e della sua famiglia scuote così tanto Lorenzo che ritornato a Padova da Napoli decide di costituire un presidio in onore di Silvia Ruotolo. Durante l’estate 2010 quindi viene allestito un banchetto con le magliette di Libera volto a finanziare l’imminente fondazione del presidio, che festeggerà tra pochi mesi il suo decimo anniversario.
Negli anni le attività sono state diverse, dal telegiornale online “Informafie” che gestivamo su YouTube alla visita di alcuni beni confiscati della nostra provincia.

Da quasi dieci anni, il punto fermo del nostro lavoro restano i percorsi educativi sulla lotta a mafie e corruzione che portiamo nelle scuole. Molti dei nostri membri sono studenti universitari, che all’interno dell’Ateneo di Padova organizzano conferenze e spettacoli teatrali per sensibilizzare il corpo studentesco (ma non solo!) e per discutere temi di attualità. Con le associazioni del territorio cerchiamo di tenere momenti comuni per rafforzare la nostra rete e scambiarci reciprocamente conoscenze e competenze. A volte incontriamo altri presidi, magari per un torneo di calcetto (la nostra squadra di presidio è rigorosamente mista).

Nel 2020, abbiamo organizzato un campo di E!state Liberi! nella città di Padova, insieme al coordinamento provinciale di Libera Padova e le associazioni Piazza Gasparotto e Circolo Nadir.