Emanuela Loi era agente di Polizia. È stat assassinata il 19 luglio 1992 a Palermo, in via D’Amelio,
mentre stava prestando servizio nella scorta del Giudice Paolo Borsellino.
Emanuela, 24 anni, una vita orribilmente stroncata, una giovane donna, la prima donna della Polizia di Stato a morire in una strage di mafia.
Emanuela, una delle prime donne ad entrare in Polizia in un periodo in cui non era così scontato e tanti erano i pregiudizi.
Emanuela, diventata un esempio per i colleghi ricoprendo ruoli difficili, pericolosi e di grande responsabilità malgrado la sua giovane età.
Nata in Sardegna a Sestu il 9 ottobre 1967 sogna di diventare maestra, ma partecipa con la sorella Claudia al concorso per entrare in Polizia e lo vince con il massimo dei voti. Ha tra i primi incarichi il piantonamento di casa Mattarella, la scorta alla senatrice Masaino, la guardia al boss Francesco Madonia.
Sono anni difficili e di grande tensione, Emanuela sa di rischiare la vita quando viene assegnata alla scorta del giudice Borsellino, ma non può tirarsi indietro, quello è il suo lavoro. Suo malgrado, perché attraverso un percorso troppo doloroso, Emanuela è diventata maestra.
Il suo esempio deve diventare scuola, stimolo, ricerca della legalità, dell’onestà, della rettitudine morale per dare un senso profondo alla propria vita.
Il nostro presidio, nato a Bassano del Grappa nel luglio 2012 in collaborazione con alcune Associazioni di volontariato impegnate nel territorio e profondamente convinte che la legalità sia fondamento della vita sociale, ha creduto fosse importante essere dedicato a lei, ad una donna, al suo coraggio, alla sua rettitudine.
In questi anni in cui si cerca di raggiungere la parità di genere, di recuperare valori che sembrano essersi persi, Emanuela Loi può essere un continuo richiamo.
Presidio Libera Bassano-Marostica “Emanuela Loi”