La storia di Pietro Sanua inizia come quella di tanti meridionali che, durante gli anni del dopoguerra, si spostarono al nord per tentare la fortuna. Non era nemmeno adolescente quando da Lavello, in provincia di Potenza, si trasferì con i genitori a Milano: dopo essersi dato da fare tra un lavoro e l’altro non passò molto prima che decidesse di diventare venditore ambulante e girare i mercati del sud milanese con il proprio banco di frutta e verdura. Con il tempo cominciò a conoscere la complessità del suo settore, a comprenderne i meccanismi di funzionamento e a intuire le difficili reti di attori e interessi presenti su quel caldo territorio lombardo; interessi non sempre puliti, spesso capaci di aggirare le regole su graduatorie e posizioni e calpestare la tutela del lavoro. Pietro decise così di entrare nel mondo dei sindacati, arrivando a ricoprire il ruolo di presidente dell’ANVA – Associazione Nazionale Venditori Ambulanti – e offrendo ostinato sostegno ai colleghi nella denuncia delle irregolarità nelle assegnazioni delle postazioni di vendita.
La mattina del 4 febbraio 1995, un giorno di lavoro qualsiasi, Pietro si dirigeva con il figlio Lorenzo verso il mercato di Corsico con una bancarella di frutta e verdura da allestire. Quel giorno non iniziò mai a lavorare: da una Fiat Punto che si accostò rapidamente al suo furgone partì un colpo di lupara che lo raggiunse e lo lasciò morente accasciato tra le braccia del figlio. Si andò subito avvalorando l’ipotesi che si trattasse di una “questione di donne”, una voce abbastanza forte da smentire per anni la possibilità che anche nella ricca e fiorente Milano si fosse insediata la ‘Ndrangheta.
Nel 2016, un gruppo di Vicenza ha deciso di portare avanti la storia di Pietro intitolando a lui il presidio cittadino: da allora, ogni 4 febbraio partecipa a una fiaccolata in suo ricordo a Corsico, con il figlio Lorenzo, la moglie Francesca e chiunque come loro voglia fare memoria e chiedere una verità e una giustizia non ancora raggiunte dopo decenni dall’omicidio di Pietro.