Emanuela Sansone

Il Presidio di Libera Altovicentino è dedicato a Emanuela Sansone, la prima donna vittima di mafia di cui si conosce il nome.

Emanuela è stata uccisa il 27 Dicembre 1896 a Palermo all’età di 17 anni. Era figlia di Giuseppa Di Sano che gestiva un’osteria a Palermo. I mafiosi sospettavano che la madre li avesse denunciati per fabbricazione di banconote false. La madre della vittima successivamente collaborò attivamente con la giustizia e fu dunque uno dei primi esempi del ruolo positivo delle donne, troppo spesso ignorato e dimenticato, nella lotta contro la mafia.

La scelta di titolare il Presidio a Emanuela Sansone vuole essere un segno per ricordare il ruolo delle donne nella lotta alle criminalità organizzate, donne che diventano testimoni forti e coraggiose per le loro famiglie e per la società civile.

Secondo lo statuto e il regolamento di Libera, un presidio è la presenza più prossima di Libera nella
comunità locale, è un gruppo costituito da persone fisiche e associazioni, scuole, realtà di un determinato
territorio iscritte a Libera e che decidono di impegnarsi per sensibilizzare la comunità e promuovere una
cultura fondata sui valori della legalità, giustizia e della solidarietà. Il Presidio “Emanuela Sansone” opera sul territorio dell’Alto Vicentino (VI) coinvolgendo e collaborando con tutte le realtà e persone che intendono darsi da fare per affermare questi valori.

Il percorso del Presidio Alto Vicentino è cominciato il 9 maggio 2011, dopo un lungo confronto tra diverse realtà e gruppi del territorio che avevano proposto varie iniziative di sensibilizzazione su questi temi e tra tanti giovani che avevano partecipato all’esperienza di “E!state Liberi!”. In questi anni questo gruppo si è ritrovato costantemente per formarsi, organizzare degli incontri pubblici, portare testimonianze nelle scuole e sostenere le realtà di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Negli ultimi anni le attività del presidio sono state indirizzate principalmente alla promozione della cultura della giustizia sociale attraverso incontri e progetti nelle scuole e con gruppi giovanili del territorio. Ci siamo inoltre impegnati a conoscere e a collaborare con associazioni e gruppi del territorio.