Giovanni Trecroci aveva 46 anni ed era vicesindaco e assessore ai lavori pubblici nel Comune di Villa San Giovanni (RC). L’attività politica e amministrativa non per lui una professione, aveva scelto gli studi in lettere e insegnava nella scuola media di Santa Eufemia di Aspromonte.
Non era un eroe, era un uomo perbene, un amministratore intransigente che aveva scelto di amministrare la res publica onestamente e senza cedere a compromessi. Era padre di un bambino piccolo e un mese dopo il suo omicidio sarebbe diventato nuovamente padre di una bambina. Fu ucciso il 7 febbraio 1990 mentre rincasava dopo una lunga seduta del consiglio comunale, freddato da 5 colpi di pistola. Fu ucciso per aver compiuto delle scelte intransigenti nel rispetto della legalità in merito all’assegnazione degli appalti pubblici.
Ad oggi rimane ancora una vittima senza giustizia non essendo stata fatta luce sull’identità né degli esecutori materiali né degli eventuali mandanti. La sua figura e il suo operato di buon amministratore non possono e non devono essere dimenticati, restando così da esempio per tutti i cittadini, di qualsiasi paese, città e regione.
Per questa ragione, il 13 ottobre del 2017 abbiamo deciso di intitolare a lui il presidio della città di Este, provincia di Padova, a più di mille km di distanza. Perché la sua figura non venga dimenticata, perché il suo impegno venga portato avanti, camminando sulle nostre gambe, e perché gli venga restituito quel pezzettino di giustizia che ancora non ha avuto.
Presidio di Este “Giovanni Trecroci”